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IL SIGNIFICATO DELL'AQUILA NELLE BANDIERE

Le 5 curiosità che non sapevi sulla simbologia dell'aquila nelle bandiere

In questo articolo vi racconteremo la storia e il significato simbolico dell'aquila. Un animale che da sempre ha ispirato molti popoli per le sue fiere sembianze e il suo essere dominatrice dei cieli. Ecco cinque curiosità che non sapevi su questa incredibile figura araldica!

L'aquila nella mitologia

Nella mitologia greco-romana, l’aquila si staglia in alto vicino al sommo Giove, di cui è l’attributo o addirittura la personificazione. La simbiosi con il re degli dèi attribuisce all’aquila, «interprete fedele dei voleri del Padre Giove», una natura semidivina che ne fa il simbolo del primato, della forza, della vittoria. Insieme al leone, è considerata il “re degli animali”: imponente nella figura e fiera nell’aspetto, vola più in alto di tutti gli altri uccelli. La sua appartenenza alle alte regioni del cielo ne fa un simbolo del potere divino, mentre il suo volo veloce, dritto e sicuro le attribuisce il ruolo di messaggero degli dei. In virtù di questi attributi essa divenne appunto uno dei simboli di Giove.

L'aquila imperiale

Non è un caso che l’aquila è stata l’emblema di tutti i grandi imperi del passato, dal romano al bizantino, dal carolingio al germanico, dal russo all’austriaco, dal napoleonico al tedesco.
Altera, aggressiva, implacabile, l’aquila ha sempre incarnato l’idea del primato e della forza. L’uccello preferito di Zeus, di Zaratustra e di Odino è accolto nella simbologia del Medioevo come esempio di creatura invincibile e associato ai concetti di autorità e sovranità: di qui la sua presenza negli scettri, nei globi, sui troni, sui gonfaloni, sui vessilli, negli stemmi e nelle altre insegne del potere.

L'aquila imperiale ad ali spiegate, con il capo volto a destra era l'emblema dell'Impero Romano. In battaglia, la perdita dell'aquila (il cui portatore era detto aquilifer), oggetto di vera e propria venerazione da parte dei soldati, poteva causare lo scioglimento dell'unità, come fosse la perdita dell'intero reparto, in quanto anima della legione.
 

Caratteristiche somatiche

Tipicamente è ritratta con le ali spiegate, il capo rivolto alla sinistra di chi guarda, gli artigli bene in vista e la rossa lingua che fuoriesce dal becco aperto. Tuttavia, ci sono alcuni tratti che caratterizzano questi rapaci a seconda del territorio da cui provengono, per esempio: l’aquila dell’Europa settentrionale è rigida e stilizzata, mentre il rapace mediterraneo – Francia meridionale, Spagna e Italia – presenta linee morbide e piumaggio più fitto. A differenza dell'altro animale che ricorre con maggior frequenza nell'iconografia araldica - il leone - la cui immagine è legata agli schemi tradizionali, a volte anche parzialmente astratti, l'aquila conserva le sue caratteristiche naturali anche quando viene stilizzata al massimo.

L'aquila bicipite

La fantasia, si sa, non ha limiti. E una tra le più sorprendenti invenzioni della storia dei simboli è l’aquila bicipite, adottata dall’Impero bizantino quale insegna della doppia sovranità orientale e occidentale e tutt’oggi adottata dalla Russia come stemma nazionale. Un corpo e due teste: un messaggio così immediato ed efficace da essere utilizzato in seguito sotto molte latitudini, dall’Armenia all’Austria, dalla Russia all’Albania, dalla Serbia al Montenegro e all’India.
(in foto, l'aquila bicipite russa)

Tra l'aquila e il leone: il grifone!

Sempre in tema di variazioni, i bestiari medievali affermavano che dall’unione del maschio dell’aquila con una leonessa nascesse il grifone, che ha la parte anteriore del corpo di uccello con becco a uncino, due artigli affilati e un paio di grandi ali, mentre posteriormente presenta il corpo di felino con lunga coda e possenti zampe. Rispetto all’aquila, il grifone in araldica simboleggia custodia e vigilanza poiché unisce l’animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante il cielo, l’aquila appunto. 
(in foto, il grifone polacco)