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BANDIERE PRIDE

Significato e versioni delle bandiere LGBTQ+

 

Da sempre, le bandiere ricoprono un ruolo fondamentale per alcune categorie in quanto capaci di donare un senso di orgoglio e appartenenza, e cosi anche per la comunità LGBTQ+, che in esse si riconosce e si identifica.

 

Riportiamo di seguito le parole di Gilbert Baker, l’artista, attivista e drag queen statunitense che nel 1978 disegnò la prima bandiera arcobaleno: “Il nostro compito come gay a quei tempi era di uscire allo scoperto, di essere visibili, di vivere nella verità. Di uscire dalla menzogna. Una bandiera si adatta davvero a questa missione, perché è un modo per proclamare la tua visibilità o dire 'Questo è quello che sono'!”.

 

Fino a qualche anno fa la comunità LGBTQ+ veniva identificata solamente tramite una bandiera, quella rainbow (arcobaleno), detta anche “bandiera della libertà”; ad oggi però non è più cosi, infatti ad ogni singolo orientamento e identità di genere corrisponde un proprio vessillo con forme e colori specifici da sventolare con orgoglio.

 

 

Vediamo inseme le principali bandiere Pride:

 

BANDIERA ARCOBALENO DI GILBERT BAKER

 

 

La bandiera arcobaleno originale è stata creata nel 1978 da Gilbert Baker e fu utilizzata per la prima volta da Harvey Milk durante una manifestazione.

 

Nel tempo la bandiera ha subito delle modifiche: vennero cancellati il fucsia, perché era di difficile produzione, e l’azzurro, per motivi pratici. Nonostante ciò questa bandiera viene ancora molto utilizzata, soprattutto nelle manifestazioni particolarmente legate alla storia del movimento.

 

 

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BANDIERA ARCOBALENO CLASSICA

 

 

La bandiera arcobaleno a 6 colori è la bandiera classica, la più comune e la più usata.

 

La bandiera originale era formata da otto colori ma nel 1979, dopo la rimozione del colore fucsia, si decise di dividere la bandiera in due per mettere su una strada di San Francisco, tre colori da un lato e i restanti sull’altro e dato che i colori erano dispari si decise di rimuovere il turchese per rendere il tutto più uniforme.

 

 

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BANDIERA TRANSGENDER

 

 

La bandiera Transgender fu creata nel 1999 da Monica Helms, una donna attivista transessuale, e fu usata per la prima volta durate il Pride di Phoenix.

 

La bandiera è composta da cinque strisce: due azzurre, due rosa e una bianca.

L’azzurro rappresenta il colore dei maschi e il rosa quello delle femmine, mentre il bianco rappresenta coloro che stanno transitando, coloro che sentono di avere un genere neutro, nessun genere o intersex.

 

 

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BANDIERA BISESSUALE

 

 

La bandiera che rappresenta la comunità bisessuale è stata creata nel 1998 da Michal Page che, ispirandosi al vecchio simbolo della bisessualità, utilizzò come colori il blu e il rosa, che sono i colori del maschio e della femmina, che fondendosi nel mezzo diventa lavanda.

 

 

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BANDIERA PROGRESS PRIDE

 

 

La Progress Pride Flag è la nuova versione della bandiera arcobaleno ed è stata creata da Daniel Quasar in seguito al particolare successo delle manifestazioni del Black Life Matters.

 

La nuova bandiera include il nero e il marrone che rappresentano le persone di colore appartenenti alla comunità LGBTQ+, ma anche i tre colori della bandiera trans (bianco, rosa e azzurro)

 

 

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BANDIERA PANSESSUALE

 

 

La bandiera pansessuale fu creata nel 2010 e venne fatta conoscere tramite internet diventando sempre più popolare.

 

È composta da tre colori: il rosa, che rappresenta l’attrazione per le donne, il blu, che rappresenta l’attrazione per gli uomini, e il giallo, che rappresenta l’attrazione per le persone non binarie e generi non specificati.

 

 

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