Bandiera Repubblica Partenopea in vendita
La bandiera della Repubblica Partenopea. La repubblica fu proclamata a Napoli il 23 gennaio 1799, con l'approvazione e l'appoggio del comandante dell'esercito francese.
La Repubblica Partenopea è esistita per alcuni mesi sull'onda della Prima Campagna d'Italia delle truppe della Francia repubblicana, dopo la Rivoluzione francese.
La bandiera è composta da un tricolore blu, giallo e rosso, con la scritta "Repubblica Partenopea 1799".
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Prezzo cda
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La Repubblica Partenopea fu una repubblica sostenuta dalla Repubblica francese nel territorio del regno di Napoli. Essa si formò durante la Rivoluzione francese, dopo che il re Ferdinando IV era fuggito prima dell'avanzamento delle truppe francesi.
La repubblica ebbe vita breve, dal 21 gennaio 1799 al 13 giugno 1799, quando il regno di Ferdinando venne ristabilito.
Allo scoppio della rivoluzione francese re Ferdinando IV di Napoli e la regina Maria Carolina inizialmente non si opposero attivamente alla riforma; ma dopo che la caduta della monarchia francese si opposero violentemente a nel 1793 si unirono alla coalizione contro la Francia, istituendo persecuzioni severe contro tutti coloro che erano sospettati di simpatie per i francesi.
Il repubblicanesimo, tuttavia, guadagnò terreno, particolarmente fra l'aristocrazia.
Nel 1796 si diede la pace con la Francia, ma nel 1798, durante l'assenza di Napoleone in Egitto e dopo la vittoria di Horatio Nelson nella battaglia del Nilo, Maria Carolina incitò Ferdinando a entrare in guerra con la Francia. Nelson stesso arrivò a Napoli nel settembre del 1798, dove fu ricevuto da un giubilo di gente.
L'esercito napoletano aveva 70.000 uomini sotto il comando del generale austriaco Karl von Mack: il 29 novembre questo entrò a Roma, che era stata evacuata dai francesi, per ristabilire l'autorità papale.
Tuttavia, dopo un contrattacco francese improvviso, le sue truppe furono costrette a ritirarsi. Un autore di satira contemporanea della conquista del re di Roma disse: “Venne, vide e fuggì". Il re fuggì a Napoli.
Sebbene i lazzaroni (la classe più povera) fossero devoti alla dinastia borbonica e pronti a difenderla, il re salì a bordo della nave di Nelson e fuggì con la sua corte a Palermo nel panico. Il principe Francesco Pignatelli Strongoli ha assunto la direzione della città e la flotta venne bruciata.
La confusione più selvaggia prevalse ed i lazzaroni uccisero un imprecisato numero di persone sospettate di simpatie repubblicane, mentre la nobiltà e le classi istruite, trovatesi abbandonate dal loro re, cominciarono a contemplare l'iptesi di una repubblica sotto gli auspici francesi per evitare l'anarchia.
Il 12 gennaio 1799, Pignatelli firmò a Sparanise la resa al generale francese Championnet. Anche Pignatelli fuggì a Palermo il 16 gennaio 1799.
Quando le notizie del trattato con il francese raggiunsero Napoli e le province, i lazzaroni si ribellarono. Sebbene male armate e non disciplinate, resistettero al nemico con coraggio disperato.
Nel frattempo i giacobini ed i partiti repubblicani di Napoli si sollevarono e la guerra civile scoppiò. Il 20 gennaio 1799 i repubblicani conquistarono la fortezza di Castel Sant'Elmo ed i francesi potevano quindi entrare in città. I feriti vedevano 8.000 napoletani e 1.000 francesi. Il 21 gennaio 1799 la Repubblica Partenopea venne affermata.
Il nome si è riferito ad una colonia greca (Parthenope) presente sul territorio della futura città di Napoli. La Repubblica non ebbe una reale consistenza, essendo sorretta solamente dall'esercito francese.
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